δυσθαλάσσιος (Att. -ττιος).
L’aggettivo δ è composto dal prefisso inseparabile δυσ-, indicante generalmente contrarietà o difficoltà (ma anche privazione) (cfr. Wackernagel 1924, II, 295ss.; Schwyzer 1950, 432; Frisk, GEW, I, 425; Chantraine, DELG, II, 302; Beekes – van Beek 2010, 359-60), e dal sostantivo θάλασσα (Att. -ττα), “mare” (su cui cfr. Frisk, ibid., 648-9; Chantraine, ibid., 420; Beekes – van Beek, ibid., 530). δ fa quindi riferimento a una “contrarietà” al mare, a un rapporto con la navigazione caratterizzato da sofferenza e malessere (in primis fisici).
L’aggettivo in questione è impiegato con il significato di cui supra (vd. traduzione) solamente in un passo dei Gynaeceia di Sorano (2, 40, 1), nel quale l’autore raccomanda di non muovere i neonati subito dopo l’allattamento perché il movimento irregolare e incessante non fa bene allo stomaco e provoca l’insorgere della nausea (con conseguente rigurgito), proprio come accade a chi viaggia su una nave ed è soggetto al mal di mare ([…] πρὸς τὴν ἄτακτον καὶ ἀδιάλειπτον κίνησιν ναυτιῶντα καὶ ἀνατρεπόμενα <τὸν> στόμαχον τοῖς δυσθαλάσσοις τῶν πλοϊζομένων ἐμφερῶς). Che per spiegare il malessere provocato nei neonati dall’essere mossi in maniera disordinata subito dopo il pasto si faccia riferimento al mal di mare non stupisce, considerato che il Gr. →ναυτία (Ion. -σίη), che dà origine al Lat. nausea e dunque al corrispondente termine It., deriva proprio da →ναῦς, “nave” (cfr. Frisk, GEW, II, 293; Chantraine, ibid., 737; Beekes – van Beek, ibid., 999). Per una trattazione approfondita del mal di mare nell’antichità cfr. Oldelehr 1977, mentre per una raccolta di riferimenti a tale malessere negli autori greci e latini cfr. Rolfe 1904, Mooney 1920 (spec. 139-40) e Pease 1924. Nella sua unica altra attestazione, nella decima sezione dell’Encomium ad sanctos Anargyros Cosmam et Damianum di Pietro Argivo, δ viene utilizzato con valore attivo: la conquista, da parte dei Santi, della beatitudine della vita eterna dopo il superamento delle asperità della vita viene paragonata all’approdo presso un porto sicuro al termine di una traversata marittima lunga e foriera di sofferenze ([…] μακρὸν καὶ δυσθάλαττον πλοῦν […]).
Si ritiene opportuno discutere in questa sede anche l’aggettivo δυσθαλάσσιος, -ον, come δ composto dal prefisso δυσ- e dal sostantivo θάλασσα, che però in questo caso ha preso il suffisso -ιος. Anche δυσθαλάσσιος fa riferimento alle difficoltà del mare, ma non, come δ, dal punto di vista delle sofferenze fisiche da esso provocate, bensì in relazione ai pericoli della navigazione: indica infatti il mare agitato dalla tempesta e qualifica ciò che ne è scosso. L’aggettivo è attestato soltanto nel Panarion (o Adversus omnes haereses) di Epifanio di Salamina, esclusivamente nella forma δυσθαλάττιος e concordato in un caso con βράχεα, “secche” (1, 320 H); in un altro con χωρίον, “regione, terra” (3, 228 H); e infine con τόπος, “luogo” (3, 496 H).
- Beekes – van Beek 2010: R.S.P. Beekes – L. van Beek, Etymological dictionary of Greek, Leiden – Boston (Mass.) 2010.
- Chantraine, DELG, II: P. Chantraine, Dictionnaire étimologique de la langue Grecque. Histoire des mots, Paris 1999 [1968].
- Frisk, GEW, I: H. Frisk, Griechisches etymologisches Wörterbuch. I. Α–κο, Heidelberg 1957-1960.
- Frisk, GEW, II: H. Frisk, Griechisches etymologisches Wörterbuch. II. Κρ–Ω, Heidelberg 1967.
- Mooney 1920: W.W. Mooney, Travel among the Ancient Romans, Boston 1920.
- Oldelehr 1977: H. Oldelehr, Seekrankheit in der Antike, Düsseldorf 1977.
- Pease 1924: A.St. Pease, “Seasickness”, in CPh 19.2, 1924, 177-8.
- Rolfe 1904: J.C. Rolfe, “Some References to Seasickness in the Greek and Latin Writers”, in AJPh 25.2, 1904, 192-200.
- Schwyzer 1950: E. Schwyzer, Griechische Grammatik. Auf der Grundlage von Karl Brugmanns Griechischer Grammatik. Bd. 2. Syntax und syntaktische Stilistik, vervollständigt und hrsg. von Albert Debrunner. Handbuch der Altertumswissenschaft. Tl. I, München 1950.
- Wackernagel 1924: J. Wackernagel, Vorlesungen über Syntax mit besonderer Berücksichtigung von Griechisch, Lateinisch und Deutsch. Tl. I-II, Basel 1924.