Il Progetto

Nato da un’idea di Carmine Ampolo, il Lessico greco delle navi e della navigazione ha per oggetto uno dei tratti che più profondamente caratterizzano la civiltà greca fin dai suoi albori: il rapporto con il mare e il linguaggio impiegato per descriverlo, in tutti i suoi aspetti.

Fin dalla primissima produzione letteraria greca, in particolare nell’Odissea, emerge l’esistenza di un lessico tecnico straordinariamente ricco e preciso nel descrivere navi e attrezzature, porti e manovre, ma anche la geografia della costa, lo spirare dei venti, il volgere degli astri, riferimenti indispensabili alla navigazione; un lessico evidentemente preesistente e dall’uso ormai consolidato.

Il progetto si propone di offrire uno strumento ideoneo alla comprensione di questo linguaggio. Un censimento sistematico delle fonti letterarie, epigrafiche e papirologiche, ha portato alla selezione di circa 1800 lemmi, che rappresentano il contenuto del lavoro:

  • termini impiegati per designare le persone coinvolte a vario titolo nelle attività della navigazione marittima e fluviale, civile/mercantile e militare;
  • le tipologie di imbarcazioni, le loro parti strutturali, l’attrezzatura e l’equipaggiamento;
  • le manovre e la guerra per mare, inclusi i naufragi e le attività legate alla pirateria;
  • il diritto navale;
  • le installazioni portuali e i termini impiegati nella descrizione delle rotte e delle linee di costa;
  • il lessico del mare e dei venti e la terminologia astronomica nei loro aspetti funzionali alla navigazione;
  • culti e riti legati alla navigazione;
  • termini medici che designano malattie connesse alla vita per mare;
  • fiscalità e commercio marittimi.

L’arco cronologico spazierà dal VII secolo a.C. al VI d.C.
I lemmi sono strutturati per singole voci o tramite accorpamenti in gruppi semantici omogenei e tengono conto delle varianti dialettali.
La trattazione, nella lingua prescelta dal redattore, illustra l’uso del termine nei suoi aspetti immediatamente legati all’oggetto del Lessico, senza tuttavia tralasciare, nel caso di voci che presentino una maggiore complessità d’uso, un riferimento anche ai restanti valori – si pensi, ad esempio, al frequente impiego traslato o poetico di molti termini nautici –. Data la natura del progetto e le sue finalità, non si sono voluti trascurare i possibili riscontri offerti dall’indagine archeologica; a questo scopo l’analisi delle voci trova il suo naturale complemento in una sezione iconografica volta a illustrare, laddove possibile, la navigazione e le attività ad essa correlate nei loro aspetti materiali.

Struttura delle voci

  1. Termine greco
  2. Traduzione
  3. Termini derivati o affini trattati nella stessa voce
  4. Etimologia
  5. Termini linguisticamente connessi e rilevanti per il lessico. I termini che riceveranno trattazione autonoma saranno preceduti da una →.
  6. Attestazioni lessicografiche
  7. Eventuali toponimi e/o culti
  8. Trattazione
  9. Bibliografia
  10. Apparato iconografico
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